Il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci a Perugia. Per gli eventi sismici del 9 marzo
“Ormai la pratica è già sul tavolo del governo, soltanto per le ultime rifiniture, ma non è escluso che nelle prossime ore si possa arrivare alla delibera. Sì, può essere la sorpresa da trovare nell’uovo di Pasqua la dichiarazione dello stato di emergenza per le zone terremotate dell’alta Umbria. Già nelle prossime ore lo stato di emergenza può essere licenziato, è stato tutto predisposto”.
Così il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha risposto alla domanda dell’ANSA sulle tempistiche che il governo si è dato per il via libera agli aiuti da destinare in particolare ai comuni di Perugia e Umbertide, maggiormente toccato dal sisma del 9 marzo scorso.
Il ministro ha incontrato in mattinata, nel capoluogo umbro, la presidente Donatella Tesei ed altre autorità territoriali, e si è poi recato in visita nelle zone, tra Umbertide e Perugia, colpite dal sisma del 9 marzo.
“Stiamo procedendo con sufficiente celerità nel rispetto delle regole – ha detto Musumeci ai giornalisti – e abbiamo già ricevuto dalla Regione il rapporto sui danni verificatisi con il sisma. Abbiamo avviato in dipartimento l’istruttoria, raccolto le necessarie verifiche e fatta una valutazione di 3.750.000 euro. Si possono mettere le strutture locali nelle condizioni di potere fornire ulteriore assistenza agli sfollati che ormai hanno superato il numero di 700”. “Ora andremo ad Umbertide – ha concluso – per vedere di persona qual è lo stato dei luoghi e ringrazio la presidente Tesei e i parlamentari qui presenti per la sensibilità che hanno dimostrato ognuno nel proprio ruolo. La Protezione civile c’è ed è ovunque e c’è anche questa mattina col capo dipartimento l’ingegner Curcio. Per alcune famiglie più fragili, se ce ne sarà la necessità, siamo pronti a intervenire con delle abitazioni provvisorie di emergenza. Sono circa 800 le persone sfollate – ha ricordato il ministro della Protezione civile – ma per la maggior parte di questi immaginiamo una soluzione abitativa in affitto o dove possibile presso parenti, soltanto per un numero ristretto di nuclei famigliari potremmo aprire all’ipotesi delle casette”.
Musumeci ha ricordato che
“per far fronte alla prima emergenza sono stati stanziati circa 4 milioni di euro, mentre dobbiamo ancora attendere una valutazione complessiva per definire la cifra complessiva dell’ammontare dei danni”.
Cifra che nei giorni scorsi la Regione Umbria ha comunque ipotizzato attorno ai 350 milioni.
“Ringraziamo il ministro Musumeci per l’interesse e la vicinanza che sta dimostrando al nostro territorio colpito dal sisma del 9 marzo. Gli aggiornamenti che ci ha fornito in merito alla procedura per il riconoscimento dello stato di emergenza chiesto dalla Regione sono positivi. Attendiamo con fiducia che la pratica vada a buon fine nelle prossime ore. Si tratta di un passaggio cruciale per consentire di alleviare i disagi dei nostri concittadini costretti a lasciare le loro case e, in certi casi, anche le loro attività lavorative”.
È quanto ha dichiarato il sindaco Andrea Romizi dopo aver rappresentato la situazione delle frazioni perugine più interessate dal terremoto al ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, arrivato oggi in Umbria.
Il sindaco Romizi ha preso parte sia all’incontro a Palazzo Donini tra il ministro e la presidente della Regione Donatella Tesei a cui hanno partecipato, tra gli altri, il capo del Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il prefetto Armando Gardone e il questore di Perugia Giuseppe Bellassai, sia al successivo sopralluogo a Sant’Orfeto dove era presente con il ministro il sottosegretario all’interno Emanuele Prisco.
Ad accompagnare Romizi c’erano l’assessore alla sicurezza e alla protezione civile Luca Merli, il dirigente dell’Unità operativa Manutenzioni e Protezione civile Roberto Chiesa, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, l’assessore al commercio Clara Pastorelli, il consigliere comunale Federico Lupatelli.
In occasione della visita a Sant’Orfeto, dove erano presenti anche volontari del Gruppo comunale di protezione civile Perusia, al ministro Musumeci sono stati mostrati alcuni immobili inagibili, tra cui la sede di un’azienda locale. Il sindaco Romizi e il ministro hanno parlato con residenti del posto impossibilitati dal 9 marzo a rientrare nelle loro case e ne hanno recepito gli appelli.
Romizi ha ricordato che l’evento sismico ha interessato la zona nord, dove risultano colpite in modo particolare, oltre a Sant’Orfeto, le frazioni di Resina, Solfagnano, Rancolfo, Coltavolino, Pietramelina, La Bruna, Taverna e Civitella Benazzone. Proprio nella zona colpita proseguono i sopralluoghi nelle abitazioni su segnalazione dei privati in atto già dalla mattina del 10 marzo. A oggi ne sono stati effettuati circa 400 con schede Aedes. E’ stata verificata l’inagibilità totale di 57 immobili e l’inagibilità parziale di altri 55. Nel territorio comunale risultano evacuate 285 persone corrispondenti a 143 nuclei familiari. I nuclei interessati al momento si sono organizzati in modo autonomo.
“È molto importante la conferma, arrivata proprio dal ministro Musumeci ad Umbertide, che il governo, probabilmente già nel Consiglio dei Ministri di questo pomeriggio, darà il via libera allo stato di emergenza per le zone di Pierantonio e Sant’Orfeto. Si tratta di un provvedimento importante e molto atteso dai cittadini che lo scorso 10 marzo hanno rivissuto il trauma del sisma. Siamo impegnati verificare se dal punto di vista normativo è possibile prevedere una estensione dell’area del cratere del sisma 2009 e 2016, in maniera che possano essere attivate alcune importanti misure a supporto della popolazione colpita, come l’erogazione di contributi di autonoma sistemazione. Voglio rivolgere anche un ringraziamento sentito ai nostri vigili del fuoco, che anche in occasione dell’ultimo, violento sisma, hanno svolto un lavoro certosino, in tempi record, di verifica dei luoghi, monitoraggio degli edifici e di supporto alla popolazione insieme a tutto il personale delle varie amministrazioni coinvolte, a cominciare dalla Protezione civile nazionale.A breve i Vigili del Fuoco effettueranno il cerchiaggio del campanile di Pierantonio, per ridurre il pericolo sulla strada sottostante. Questo intervento consentirà intanto di eliminare la “zona rossa”. Contestualmente, effettueranno lo smontaggio controllato delle parti pericolanti della stazione di Montecorona: tornare alla normalità quanto prima è la priorità che lo Stato ha in questa zona. Ringrazio il Ministro e il Presidente Meloni per l’attenzione che il Governo sta dando a questo territorio”.
È quanto afferma il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, a margine dei sopralluoghi a Perugia e Umbertide con il ministro per la Protezione Civile e le politiche del Mare sen. Nello Musumeci.