Perugia non può più aspettare
La Provincia di Perugia sostiene con convinzione la realizzazione del Nodo nella sua interezza perché la ritiene opera strategica non più rinviabile per il capoluogo e per la regione Umbria.
Lo ha già scritto nel proprio parere ad aprile scorso quando i tecnici dell’ente furono chiamati ad esprimersi. Nel parere, a seguito di una dettagliata analisi effettuata sul progetto definitivo del cosiddetto Nodino pervenuto da parte della Regione, sono emersi degli elementi di criticità, pertanto sono state fatte delle puntuali osservazioni e raccomandazioni che riteniamo doverose. Prima tra tutte quelle che il Nodino non è un progetto risolutivo ma ha senso solo se inquadrato come primo stralcio del progetto del Nodo che deve prevedere l’opera infrastrutturale completa del tratto Madonna del Piano – Pievaiola.
La Provincia ribadisce con forza che considera il Nodino solo un primo step che, una volta costruito, risolverà parzialmente il problema del traffico nell’area di Collestrada (in questi giorni di disagio è evidentissima così come l’urgenza di una opera infrastrutturale risolutiva) ma il Nodino da solo non basta perché la congestione è anche sul raccordo, e cioè dalle gallerie di Piscille fino a Ferro di Cavallo.
Pertanto la Provincia riafferma la posizione favorevole sul Nodo come opera infrastrutturale strategica solo però se pensata e progettata sin da ora nel suo percorso completo perché la realizzazione del solo tratto Collestrada /Madonna del Piano comporta un’ingente spesa pubblica senza risolvere, una volta per tutte e quindi definitivamente, i problemi del congestionamento del traffico e della sicurezza stradale che ormai rendono impossibile la vita del capoluogo umbro e condizionano negativamente la circolazione in oltre metà regione.
Invitiamo pertanto la regione e l’Assessore Melasecche affinché Anas proceda al più presto all’utilizzo dei fondi già stanziati per la progettazione del tratto Madonna del Piano – Pievaiola e soprattutto affinché siano stanziati tutti gli ingenti fondi necessari per la realizzazione del Nodo nella sua interezza.
Una cosa è certa: Perugia, tutto il suo hinterland ma anche tutta la Provincia, non possono più aspettare.