Sabato 28 gennaio, alle 21, al teatro Caporali di Panicale, va in scena “Per non morire di mafia”, versione teatrale del libro scritto dall’ex Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, attuale Presidente del Senato. Accolto ovunque con grande successo ed emozione dal pubblico, lo spettacolo è interpretato da Sebastiano Lo Monaco e diretto da Alessio Pizzech. Non è una semplice messinscena, ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore vibrante del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità. Il protagonista narra i tempi moderni come l’aedo cantava la guerra di Troia e ci invita alla speranza, al valore supremo e antico del rispetto della legge dello stato, ma guidato da una più profonda legge morale. Un uomo che dialoga con se stesso e con il pubblico. Un racconto che parte dalla Sicilia per aprirsi alla globalizzazione, verso un orizzonte di riferimento in cui si compie la tragedia contemporanea del fenomeno mafioso. La grande storia si intreccia alla storia del singolo fatta di paure, di scelte familiari, di piccoli atti di coraggio e determinando l’emergere, nel fluire della coscienza del personaggio, di parole chiave che in modo inequivocabile dimostrano l’attualità della parola di Grasso. Uno spettacolo che riconduce il teatro alla sua funzione civile ed evocativa. I ragazzi dell’Istituto Comprensivo Tavernelle/Panicale/Paciano e le loro famiglie potranno usufruire di biglietti al prezzo ridotto per assistere a questo spettacolo. Per i ragazzi il biglietto costerà 5,00 Euro, per i genitori 8,00.
Partiti i lavori di sbancamento per le nuove scuole di Norcia
Sono partiti i lavori di sbancamento in Via dell’Ospedale, l’area che ospiterà i tre edifici scolastici donati al Comune di Norcia dalla Fondazione Rava con il sostegno, tra gli altri, di Coop Centro Italia. Il completamento, previsto per il marzo prossimo, consentirà agli alunni di tornare in classe senza il doppio turno. I tre moduli scolastici ospiteranno quattro aule per la materna e una per la sezione primavera, undici classi per la scuola primaria e nove classi per la scuola secondaria. Lo storico edificio che ospitava le scuole elementari
“sarà completamente demolito – rende noto l’assessore comunale Giuseppina Perla – per poi essere ricostruito con acciaio, legno e vetro seguendo le più moderne tecnologie antisismiche”.
Non appena i bambini della materna avranno la nuova scuola, la struttura polifunzionale ospiterà l’asilo nido.
Fonte: Ansa.it
Istruzione professionale: incontro formativo a Perugia
Si terrà il prossimo 1 febbraio, dalle ore 15.00 alle 19.00, presso la Sala Convegni “Grifo” del Park Hotel di Ponte San Giovanni, a Perugia, un evento regionale sui percorsi dell’Istruzione professionale rivolto, tra gli altri, ai dirigenti scolastici, ai docenti e alle famiglie dell’Umbria. L’appuntamento si propone come momento informativo sui percorsi professionali e sulle novità normative previste per tali indirizzi di studio, anche in concomitanza con l’apertura delle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2017/2018. Ciò nel quadro dell’annunciato riordino dell’Istruzione Professionale, percorso di studi della scuola secondaria italiana di durata quinquennale, che ha l’obiettivo di fornire una chiara identità agli istituti professionali, innovare la loro offerta formativa superando l’attuale sovrapposizione con l’istruzione tecnica e rispondendo anche alle esigenze delle filiere produttive del territorio. All’incontro, introdotto dalla Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, Sabrina Boarelli, partecipano l’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini e il Dirigente tecnico del MIUR Ettore Acerra. La Rete degli Istituti Professionali dell’Umbria presenterà una selezione di “buone pratiche” scolastiche, svolte dalle classi e dagli studenti, a testimonianza della pluralità degli indirizzi e della qualità formativa dei corsi presenti in Umbria.
“Gli Istituti professionali – ha detto l’assessore Bartolini – sono scuole che consentono agli alunni di acquisire competenze tali da entrare immediatamente nel mondo del lavoro o di proseguire negli studi. I percorsi di istruzione professionale, parte integrante del sistema dell’Istruzione secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione – ha concluso -, nel consolidare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti, svolgono infatti una funzione di collegamento tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, in forte raccordo con le imprese del territorio”.
Inaugurata a Perugia la nuova sede di RF Microtech
Esperta di tecnologie a microonde e radiofrequenze con clienti come Ericsson, Huawei, Finmeccanica, MBDA, IMA, Thales Alenia Space, Infineon, l’azienda perugina RF Microtech, partita da due locali all’interno dell’Università, è pronta, tra pochi giorni, a inaugurare una nuova sede adeguata esigenze produttive in espansione. RF Microtech è uno spin off universitario, costituito nel 2007 dietro la spinta del professor Roberto Sorrentino, docente di Campi elettromagnetici alla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, che, con tre suoi ex-studenti, tutti dottori di ricerca, ha messo a frutto le esperienze di anni di ricerca sviluppate dal gruppo all’interno dell’Università.
“L’obiettivo – ricorda il professor Sorrentino che è anche presidente onorario di RF Microtech – era quello di dimostrare che l’esperienza di ricerca universitaria aveva tutte le potenzialità per essere finalizzata allo sviluppo di attività di tipo industriale”.
I risultati dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto: dai tre collaboratori del 2007 l’azienda oggi può contare su 14 dipendenti a tempo indeterminato, con un profilo professionale altissimo. Si tratta di ingegneri, molti dei quali con alle spalle un dottorato di ricerca. RF Microtech opera nel settore delle tecnologie a radiofrequenza e microonde, progettando e sviluppando prodotti personalizzati (come antenne, dispositivi e apparati elettronici a radiofrequenza) per industrie e integratori di sistema, applicati a una vasta gamma di settori che vanno dalle comunicazioni satellitari, ai radar, ai sensori per applicazioni industriali, sistemi di posizionamento, logistica, utilizzando anche tecnologie elettroniche innovative.
“Tutto ciò è avvenuto – aggiunge Sorrentino – grazie allo spirito innovativo ereditato dall’esperienza universitaria, alla qualità degli addetti all’entusiasmo e allo spirito di gruppo che ha permesso di creare un ambiente di lavoro solidale e fortemente dinamico. Con il passare degli anni, pur con qualche momento di difficoltà, il parco clienti, l’ampiezza e qualità delle attività si sono sviluppati a tal punto da rendere necessaria la disponibilità di spazi sempre maggiori per accogliere il personale e le attività di sviluppo e piccole produzioni”.
Per rispondere alle esigenze produttive l’azienda ha individuato una nuova sede a Perugia nel quartiere di Sant’Andrea delle Fratte, in via Maccheroni, 700 metri quadrati che saranno inaugurati venerdì 3 febbraio alle 11.30. Alla cerimonia parteciperanno Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Franco Moriconi, rettore dell’Università di Perugia e Antonio Alunni presidente di Umbria Aerospace Cluster, l’Associazione delle imprese del settore dell’aerospazio e della difesa promossa da Confindustria Umbria di cui RF Microtech è socia insieme ad altre 27 aziende del comparto. A testimoniare il percorso di crescita di RF Microtech e le prospettive di sviluppo futuro saranno il presidente Adrianus Garritsen, il direttore tecnico Luca Marcaccioli, il direttore finanziario Elisa Fratticcioli e il presidente onorario Roberto Sorrentino.
Il Presidente del C.O.N.I. Malagò lunedì in Umbria
Il prossimo 30 Gennaio il Presidente del CONI Nazionale – Giovanni Malagò – sarà in Umbria per verificare personalmente la situazione delle infrastrutture sportive delle zone colpite dagli ultimi episodi sismici. Il Presidente Malagò, accompagnato dal Presidente del Comitato Olimpico umbro Domenico Ignozza e dalle massime autorità politiche regionali – tra cui la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il Vicepresidente della Regione Fabio Paparelli – inizierà la sua visita alle zone terremotate alle ore 09.30 a Cascia per poi spostarsi successivamente alle 10.30 a Norcia. La visita in Umbria della più alta autorità sportiva nazionale sarà l’occasione per soffermarsi sulla situazione dell’impiantistica sportiva e sulle possibilità che lo sport potrà sicuramente offrire per una pronta rinascita di quelle aree che da sempre hanno dimostrato di avere una grande vocazione sportiva e che però, dopo il terremoto del 30 ottobre, non hanno più nessuna struttura idonea all’organizzazione di manifestazioni anche di respiro nazionale.
Umbria, lavoro e diritti devono tornare al centro dell’agenda pubblica
Evitare che le amministrazioni pubbliche siano volano di precarietà, spingendole a rinunciare ai voucher come strumento di pagamento dei Bandi Regionali. Ridurre l’orario di lavoro nelle zone di crisi, prendendo spunto dal dibattito al centro dell’agenda politica del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Questi gli spunti, insieme a una proposta di legge regionale sul salario sociale, da cui è partito giovedì 26 gennaio a Palazzo Cesaroni, a Perugia, l’incontro “Umbria: il declino nascosto. Economia, lavoro, welfare: analisi e proposte”, promosso da SI, Sinistra Italia – Umbria.
“La sinistra, oggi – ha sottolineato nel suo intervento il deputato di SI Stefano Fassina – deve prendere atto dello stato delle cose e del fatto che è indispensabile porsi in alternativa al modello neoliberista che ci sta consegnando un’Europa schiacciata tra la destra liberista e quella xenofoba. A partire dai territori, come l’Umbria, dobbiamo rivendicare un cambio di paradigma riportando al centro i temi del lavoro e dei diritti, con proposte concrete e contemporanee”.
Le parole di Fassina hanno seguito la presentazione degli ultimi dati elaborati dall’AUR (Agenzia Umbria Ricerche) e dall’IRES (Istituto Ricerche Economiche e Sociali) della CGIL sullo stato di salute della nostra regione, con gli interventi di Claudio Carnieri, già presidente della Regione Umbria ed ex presidente dell’AUR, e di Mario Bravi, presidente dell’IRES-CGIL. Numeri che parlano di un’Umbria in difficoltà, che sta “smottando” verso sud, anche in prospettiva: l’investimento in ricerca e sviluppo in regione è lo 0,98 % del totale italiano (e in questo valore, la frazione dei privati pone l’Umbria nella terzultima posizione nazionale). E il dato – pur positivo – che vede il rapporto tra residenti e diplomati al primo posto in Italia e quello tra residenti e laureati secondo solo al Molise, rappresenta in maniera “plastica” lo spreco di risorse e di “futuro” che si sta vivendo.
“A fronte di queste informazioni – hanno sottolineato i relatori – le classi dirigenti continuano a raccontarsi e raccontarci un’altra storia: solo nel 2016 sono stati 16 mila posti di lavoro bruciati. Un lavoro sempre più povero, un welfare allentato, e salari che sono del 9,5% più bassi della media nazionale. Numeri che dimostrano come l’impostazione liberista che interviene abbassando le tutele e i diritti sta aggravando la crisi, invece che aiutare a superarla”.
Da questi dati derivano le idee operative per il futuro avanzate da Sinistra Italiana, come ad esempio quella di portare anche nel Consiglio regionale dell’Umbria la proposta di legge sulla diminuzione dell’orario di lavoro nelle zone di crisi, già in discussione nel Consiglio regionale dell’Regione Emilia-Romagna. O, ancora, come quella di estendere al dibattito politico regionale l’ordine del giorno promosso, in diversi comuni umbri dai consiglieri di SI, per spingere la Pubblica Amministrazione a rinunciare all’utilizzo dei voucher per retribuire i collaboratori chiamati a lavorare con la PA attraverso bandi pubblici. Intervento che appare necessario considerando – come ha sottolineato la stessa IRES-CGIL nei mesi scorsi – il continuo calo delle assunzioni a tempo indeterminato e il boom dei voucher: 2 milioni di unità nel 2016.
Export umbro negli U.S.A., ma ora con Trump?
Dal 2010 al 2015 l’export agroalimentare umbro negli Stati Uniti è cresciuto del 67 per cento: è quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Umbria su dati Istat, in riferimento ai possibili effetti della politica potenzialmente più protezionistica del neo-presidente Usa, Donald Trump. Per l’export agroalimentare ‘Made in Umbria’ – secondo Coldiretti – gli States valevano nel 2010 poco più di 47 milioni di euro, mentre nel 2015 poco più di 79 milioni (il 21% circa del valore di tutto l’export regionale verso quel paese): tra i prodotti più gettonati, oli e grassi, vino e altre bevande, prodotti da forno e farinacei e altri prodotti alimentari. La bilancia commerciale agroalimentare – sottolinea Coldiretti – è fortemente sbilanciata a favore dell’Umbria. Numeri e qualità che vanno ora difesi, rileva Coldiretti in una nota.
Fonte: Ansa.it
Terremoto, i turisti “spariscono” dalla Valnerina
I ripetuti terremoti tengono lontani i turisti non soltanto dalla Valnerina (meno 100 per cento) ma anche dal resto dell’Umbria (meno 30 per cento su base regionale): lancia l’allarme la Camera di commercio di Perugia.
“Tutti i settori turistico-ricettivi e il vasto indotto commerciale in Umbria sono in grave difficoltà. A rischio collasso le imprese nelle aree terremotate, ma anche lontano dal cratere riscontriamo effetti pesantissimi”
, dice il presidente dell’ente camerale perugino, Giorgio Mencaroni. Da lui la richiesta di
“accelerare gli interventi di sostegno alle imprese nelle aree terremotate: nessuno deve chiudere, neanche temporaneamente. E occorre arrivare al riconoscimento del danno indiretto, anche questo molto grave, che stanno subendo le imprese operanti nel resto dell’Umbria”.
Fonte: Ansa.it