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Agenda urbana Umbria: “al via i primi indirizzi di attuazione, ripartite risorse per 35,5 milioni di euro”

La Giunta regionale, su proposta della presidente Catiuscia Marini, ha approvato i primi indirizzi per l’attuazione dell’Agenda Urbana dell’Umbria prevista nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020 e finalizzata alla realizzazione di interventi per lo sviluppo urbano sostenibile attraverso azioni di miglioramento della mobilità sostenibile e collettiva, accesso alle TIC, adozione di soluzione integrate per smart cities and community, riduzione di consumi energetici, tutela dell’ambiente, valorizzazione e riqualificazione degli attrattori culturali e inclusione sociale attiva. L’Umbria, in coerenza con le indicazioni dell’Accordo di partenariato tra Commissione europea e Governo, ha definito nell’ambito del Quadro strategico regionale i criteri per individuare le città partecipanti all’Agenda Urbana dell’Umbria. Si tratta di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello e Spoleto che, nel ruolo di Autorità urbane, ora sono chiamate a co-progettare con la Regione i propri Programmi di sviluppo urbano sostenibile, a partire dagli obiettivi tematici e dalle azioni individuati nei Programmi operativi regionali del POR Fesr e del POR Fse, da cui derivano le risorse a sostegno dell’Agenda. “Con la definitiva approvazione dei due Programmi operativi POR Fse e del Por Fesr 2014-2020 della Regione il quadro programmatico e finanziario entro cui attuare l’Agenda Urbana dell’Umbria è ormai definito – ha detto la presidente Marini. Da qui l’approvazione del documento che consente di avviare una prima fase per l’attuazione dell’Agenda che richiede chiare indicazioni su tempi, modalità e procedure a causa della complessità dei Programmi, della pluralità dei soggetti coinvolti e delle risorse finanziarie da utilizzare”.
L’atto approvato dalla Giunta, sulla base di elementi demografici e qualitativi, ripartisce tra le cinque città il budget complessivo di 35 milioni e mezzo di euro per l’attuazione degli interventi, di cui oltre 11 milioni 600 mila euro a Perugia, quasi 9 milioni 500 mila euro a Terni, 6 milioni 567 mila euro a Foligno, 4 milioni 180 mila euro a Città di Castello, 3 milioni 700 mila euro a Spoleto. Il provvedimento individua inoltre una prima modalità organizzativa dei lavori, con particolare riferimento alla fase di co-progettazione, un primo format per la redazione dei Programmi di sviluppo urbano sostenibile ed un primo crono programma che indica, da qui ai prossimi mesi, le fasi e le scadenze per arrivare alla definizione dei Programmi di sviluppo urbano sostenibile e alla loro approvazione da parte della Giunta regionale non oltre ottobre 2015.

   

“L’acqua dei castelli”: a Todi presentazione del volume di Massimo Rocchi Bilancini

Sabato 7 marzo 2015, alle ore 16.30 presso la Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali di Todi, si terrà la presentazione del nuovo libro di Massimo Rocchi Bilancini intitolato “L’Acqua dei Castelli – Storia dell’approvvigionamento idrico delle campagne todine 1820 -1970”, edito dal GAL Media Valle del Tevere, congiuntamente all’Associazione Culturale Toward Sky. L’evento, organizzato in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Todi, sarà coordinato da Massimiliano Gioffrè, membro del Consiglio Direttivo del GAL in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Todi. Dopo i saluti del Sindaco di Todi Carlo Rossini e dall’Assessore Catia Massetti, interverranno e si confronteranno con l’autore la prof.ssa Rita Chiacchella, Ordinario di Storia Moderna presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Perugia, Walter Trivellizzi, Presidente del GAL, e Valerio Chiaraluce, Presidente Toward Sky. Il volume, frutto di un lavoro protrattosi per 15 anni e condotto sia attraverso accurate indagini di archivio che ripetute e attente ricerche sui luoghi, affronta il tema della difficile ricerca dell’acqua potabile nel territorio comunale di Todi nel corso degli ultimi due secoli. Un territorio vastissimo, esteso per oltre 220 chilometri quadrati, disseminato di ben 35 frazioni, i “Castelli” per l’appunto, fino ad anni recenti ancora sprovvisti di sufficiente acqua per bere e per gli altri usi domestici. Le sorgenti fruite, prima che moderni acquedotti conducessero acqua da siti posti anche a decine di chilometri di distanza, erano quelle locali, superficiali, alimentanti fontane e pozzi. Soggette per loro natura ad essiccarsi in estate e nel primo autunno o a inquinarsi e farsi veicolo di malattie anche mortali. L’autore ha percorso a lungo le campagne todine alla ricerca di questi manufatti ormai desueti, relitti di un passato frettolosamente dimenticato, quali sono i tanti abbeveratoi e lavatoi, pubblici o privati, costruiti nel tempo per dissetare le bestie o lavare i panni, durante epoche in cui non vi erano in casa lavatrici ad alleviare le mansioni delle donne. A guidarlo sono state le parole degli anziani del posto ma soprattutto la cartografia e la ricca documentazione conservata presso l’Archivio Storico locale, costituita principalmente dalle innumerevoli petizioni popolari e dalle relazioni dei tecnici succedutisi negli uffici comunali. “Quello tecnico – scrive il Prof. Alberto Melelli nella sua prefazione – è solo un aspetto della trattazione, uno dei tanti punti di vista sotto i quali il tema acqua, la più ‘multiuso’ fra le risorse, può essere declinato. Basti pensare alle tante controversie legali sorte nel tempo, a Ripaioli come a Vasciano, a Pian di Porto come a Duesanti, a Pantalla come a Rosceto, sulla proprietà giuridica di una sorgente: l’interesse di uno giustapposto a quello dei tanti. E ancora si può ricordare quale relazione stretta leghi la disponibilità di acqua all’igiene e alla salute delle persone. I rapporti dei medici condotti, anch’essi trascritti, contribuiscono da un’altra angolatura a delineare le condizioni di vita della popolazione rurale tuderte fra Otto e Novecento. Tanti insomma sono gli spunti che la lettura di questo libro offre, ponendo le basi per nuove ricerche nei più vari ambiti disciplinari”. Ma non sono solo le campagne a trovare spazio in questo volume. Due appendici finali volgono lo sguardo anche a Todi, al suo centro storico e alle pendici del suo Colle, segnalando manufatti minori o per quelli più noti, ad esempio la fontana di Sant’Arcangelo e la Fonte Cesia, fornendo notizie comunque inedite. E ancora vi trovano spazio alcune importanti, recenti scoperte, quale quella della Fonte dei Rognosi in via di Mezzomuro e quella della Fonte delle Logge, quest’ultima rinvenuta sepolta in un terreno attualmente privato. Due storiche fontane pubbliche mai in precedenza con esattezza localizzate e comunque ritenute ormai perdute per sempre. Il volume, fuori commercio e di grande formato, è composto da 560 pagine ed arricchito da centinaia di immagini anche a colori, sarà fatto omaggio a tutti i presenti.

   

Panicale: giornata della donna

In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, con il patrocinio del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, Michela Barasciutti, figura di spicco della danza contemporanea italiana, sabato 7 marzo, alle 21, sarà al Teatro Caporali di Panicale con “Vestita di Terra e di Mare”. L’artista, direttrice di Tocnadanza, nella doppia veste di coreografa e interprete, è affiancata dalla recitazione di Sara Paolini in questo intenso spettacolo che attraverso la poesia e la danza, incontra due grandi poetesse, Wislawa Szymborska e Alfonsina Storni. Due linguaggi che percorrono luoghi, momenti, fanno nascere riflessioni, attimi che diventano memoria, presente e futuro. Viaggiando in un mondo al femminile che diventa terra su cui sostare e mare su cui navigare, portando ognuno nel proprio porto il presente che è già passato, l’esperienza che è memoria e radici. Il Mare e la Terra, due elementi femminili, distinti ma inseparabili. Il Mare accarezza la Terra e la Terra abbraccia il Mare. Entrambe sono fonte di vita, ci generano, ci nutrono, ci accolgono e ci lasciano per permetterci di rinascere altrove. Una poetica al femminile di un mondo complesso e sfaccettato, dove l’interiorità e la quotidianità diventano un tutt’uno; scopriamo un’energia e una forza che superano il tempo e lo spazio. Traspare un mondo universale che lega donne di epoche e culture diverse, perché accomunate da quel pulsare vitale che supera le contingenze storiche e culturali e riesce, con la propria testimonianza, a trasformare il presente. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

   

Acquisto prima casa: pubblicati i nuovi bandi per single e famiglie monoparentali

Sono in pubblicazione da oggi, mercoledì 4 marzo, i due nuovi bandi, finalizzati a sostenere l’acquisto della prima casa, rivolti uno ai nuclei familiari composti da una sola persona e l’altro ai nuclei familiari monoparentali, che la Giunta Regionale ha deciso di promuovere, su iniziativa dell’assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, per superare i problemi posti dall’introduzione del nuovo sistema di calcolo dell’ISEE avvenuta il primo gennaio scorso. I due nuovi bandi sono stati illustrati questa mattina, mercoledì 4 marzo, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede regionale di Piazza Partigiani a Perugia alla presenza dell’assessore Stefano Vinti e sono rivolti alle medesime categorie sociali (nuclei composti da una sola persona e nuclei monoparentali), del tutto analoghi ai precedenti, nei quali, tuttavia, in luogo dell’ISEE, sarà richiesto ai concorrenti di dichiarare il reddito imponibile complessivo del nucleo familiare. E proprio dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione scatteranno i trenta giorni di tempo per presentare le nuove domande che dunque scadranno il prossimo 3 aprile. Il contributo a fondo perduto, per quanto riguarda i single, potrà essere richiesto dalle famiglie che, alla data di pubblicazione del bando, sono anagraficamente composte da una sola persona di età superiore a 30 anni o che compia il 30° anno di età nel 2014. Alla data di pubblicazione del bando, si deve essere titolari di un reddito che può derivare da attività lavorativa, pensione o assegno di invalidità. I richiedenti il contributo devono aver conseguito nel 2013 (dichiarazione 2014) un reddito complessivo ricompreso tra 7.000 e 23.000 euro. Per i richiedenti disabili il reddito complessivo 2013 deve essere ricompreso tra i 7.000 ed i 28.000 euro. “Proseguendo nell’azione di sostegno pubblico per garantire il diritto alla prima casa – ha affermato l’assessore – tenendo conto delle diverse situazioni presenti in Umbria, abbiamo voluto anche confermare le differenti misure del contributo, privilegiando gli alloggi situati nei centri storici, ed in particolare quelli di Perugia e Terni, con l’obiettivo di favorire il reinsediamento di persone e famiglie, elemento imprescindibile per la sicurezza urbana”.
“È previsto un contributo di 450 euro a metro quadro, fino ad un massimo di 27mila euro ad alloggio – ha specificato Vinti – se ubicato nel centro storico di Perugia e Terni (zona A del Piano regolatore generale, ad eccezione delle zone A delle frazioni); 400 euro a metro quadro, fino ad un massimo di 24mila euro ad alloggio, se ubicato nel centro storico delle altre 90 città della regione (zona A del Prg, ad eccezione delle zone A delle frazioni) e 350 euro a metro quadro, fino ad un massimo di 21mila euro ad alloggio, d’entità comunque rilevante, negli altri casi”. Per monoparentali invece si intendono quei nuclei familiari che, alla data di pubblicazione, sono anagraficamente composti da un solo genitore (vedovo\a, separato\a, single) e da uno o più figli minorenni o con disabilità. Si considerano separati\e coloro che sono in possesso di sentenza o di provvedimento di omologa della separazione emessi in data anteriore a quella di pubblicazione del bando. Anche in questo caso il nucleo familiare deve essere titolare di un reddito alla data di pubblicazione del bando, mentre il reddito complessivo 2013 (dichiarazione 2014) deve essere ricompreso tra 16.000 ed 40.000 euro. Qualora nel nucleo familiare siano presenti uno o più componenti disabili il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere ricompreso invece tra 16.000 e 45.000 euro. In questo caso, il contributo sarà del 40 per cento del costo dell’alloggio, ivi comprese le eventuali pertinenze, fino ad un massimo di 40.000 euro, qualora l’alloggio sia ubicato nel centro storico dei Comuni di Perugia e Terni; il 35 per cento del costo dell’alloggio, ivi comprese le eventuali pertinenze, fino ad un massimo di 35.000 euro, qualora l’alloggio sia ubicato nel centro storico degli altri Comuni della Regione ed il 30 per cento del costo dell’alloggio, ivi comprese le eventuali pertinenze, fino ad un massimo di 30.000 euro in tutti gli altri casi. I requisiti soggettivi per l’accesso ai contributi sono gli stessi richiesti per gli altri bandi regionali: cittadinanza italiana o di un Paese che aderisce all’Unione Europea o di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, in regola con le norme sull’immigrazione; residenza o attività lavorativa in Umbria da almeno ventiquattro mesi consecutivi; non titolarità del diritto di proprietà, comproprietà, nuda proprietà, uso, usufrutto o di altro diritto di godimento su alloggi, o quote parti di essi, sul territorio nazionale. Saranno però ammessi a contributo coloro che sono comproprietari di una quota di alloggio non superiore al cinquanta per cento del totale dell’immobile.

   

Città della Pieve: Il “Giardino dei lauri” apre le porte al FAI

Prosegue il lavoro del Fai Trasimeno per la valorizzazione, promozione e riscoperta dei tesori sparsi sul territorio. Dopo le riuscite visite di Paciano e del duomo di Città della Pieve, sabato 7 marzo ’15, si torna nella terra del Perugino, alla scoperta del “Giardino dei Lauri”, in località San Litardo. Luogo di particolare fascino, “Il giardino dei Lauri” è un padiglione di arte contemporanea che raccoglie le collezioni di Angela e Massimo Lauro, con opere della più importanti avanguardie artistiche, dai Neo Geo a Post Human, a quelle degli artisti emergenti provenienti da tutto il mondo e opere dei più celebri fotografi americani. Il padiglione e il parco si affacciano su una delle più ampie e spettacolari viste del lago Trasimeno. La visita si svolgerà alle 15:30, con appuntamento all’ingresso del giardino. Come detto, la tappa di sabato prossimo fa seguito alle visite di gennaio a Paciano e di febbraio al Duomo pievese, occasione questa che ha riservato particolari emozioni in quanto si è data la possibilità di entrare in spazi poco noti quali la Sacrestia, le sale del Museo di Arte sacro in allestimento e la parte archeologica. Intanto si avvicinano le Giornate di Primavera, evento nazionale che vedrà, il 21 e 22 marzo, il Fai Trasimeno impegnato in un percorso corgnesco in onore dei cinquecento anni dalla nascita di Ascanio della Corgna.

   

CAstiglione del LAgo: bar senza slot? Ancora una utopia

Bar senza slot? Un traguardo ancora molto lontano nel castiglionese, dove, sulla base della ricerca sulla ludopatia effettuata da alcuni studenti dell’Istituto omnicomprensivo “Rosselli-Rasetti”, emerge che le slot machine sono presenti nel 73% dei bar del comune di Castiglione del Lago. Una percentuale che, a dire la verità, scende al 50% se si prendono in esame i Tabacchi (dove in compenso aumenta la presenza di Gratta e Vinci, in funzione nel 70% dei casi) e al 20% nel caso dei Circoli. Quello condotto tra ottobre 2014 e febbraio 2015 da 20 ragazzi del terzo anno della Scuola media e 25 ragazzi della scuola superiore castiglionese, è stato uno studio capillare, che li ha portati a setacciare l’area, arrivando a censire 41 locali pubblici tra bar (26), tabacchi (10) e circoli (5). Ne è emerso un quadro preoccupante, in quanto, come riportato nella relazione finale del progetto, “nel nostro territorio il problema è sottostimato e molto diffuso anche tra i minori, soprattutto tra quelli non occupati e che non frequentano la scuola”. Terza impresa in Italia con circa 1.260 euro pro capite, il gioco d’azzardo vede l’Italia al primo posto in Europa e al terzo nel mondo con 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 giocatori già patologici. In Umbria le sole giocate elettroniche superano i due milioni di euro al giorno. Da gennaio a giugno 2013 gli incassi per le slot machine sono stati pari a 200 milioni e oltre 165 milioni per le video lotterie. Realizzata nell’ambito del progetto “Disubbidienza Creativa”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Castiglione del Lago per l’anno 2014/15 ed effettuata in collaborazione con l’Associazione Culturale “Trasimenoteatro”, la ricerca degli studenti castiglionesi ha coinvolto, in orario extrascolastico alcuni studenti di medie e superiori che si sono impegnati alacremente, come ha tenuto a sottolineare anche la dirigente Eleonora Tesei. La ricerca ha avuto il suo felice epilogo con un incontro-spettacolo al Cinema-Teatro “Caporali” dal titolo “Giù le mani o… ti rovino”, nel corso del quale sono stati resi noti i risultati del censimento e presentato il cortometraggio autoprodotto dal titolo “Libero”. Sotto il profilo strettamente educativo, il progetto ha insegnato ai ragazzi che “ogni gioco può diventare pericoloso, che ogni dipendenza priva della libertà e che conoscere, sapere, rende più forti e consapevoli e meno fragili”.

   

Osservatorio faunistico regionale: banche dati a disposizione su “fauna dell’Umbria on line”

“La Regione Umbria ‘apre’ le sue banche dati sulla popolazione faunistica regionale, mettendole a disposizione di appassionati, curiosi, esperti e professionisti che cercano informazioni precise e ‘georiferite’ sulla presenza delle specie e la distribuzione sul territorio”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, che stamani ha presentato il portale web-gis “Fauna dell’Umbria on-line” (www.regione.umbria.it/turismo-attivita-sportive/la-fauna-dell-umbria), nel corso di un incontro al quale hanno preso parte tra gli altri rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, associazioni venatorie e ambientaliste, Università. “In coerenza con le strategie e le azioni dell’Agenda digitale – ha spiegato l’assessore – abbiamo creato, con la collaborazione tecnica di Centralcom, una ‘finestra’ aperta sulla mole di dati degli archivi dell’Osservatorio faunistico regionale, in particolare sulla mappatura relativa a mammiferi, avifauna, anfibi e rettili. Le banche dati, costantemente aggiornate, possono essere consultate in maniera semplice, con diversi livelli di consultazione. L’obiettivo che ci proponiamo – ha aggiunto – è anche quello di incrementare i dati in nostro possesso, raccogliendo sempre on line le segnalazioni dei biologi e naturalisti accreditati presso l’Osservatorio regionale”. Il Servizio regionale Politiche faunistiche, nello svolgimento delle funzioni dell’Osservatorio faunistico regionale, tra cui anche la pubblicazione di Atlanti, raccoglie dati faunistici su vertebrati (Mammiferi, Uccelli, Anfibi e Rettili) dai primi anni Novanta attraverso segnalazione diretta di biologi e naturalisti dipendenti della amministrazione pubblica e attraverso specifici programmi di ricerca che negli anni hanno interessato le varie classi animali. I dati sono andati a confluire in archivi georiferiti con appositi programmi Gis e negli anni hanno costituito banche dati di notevole valore con migliaia di “record”. Tutti i dati singoli sono stati georiferiti in maniera puntuale in base alle segnalazioni dei rilevatori o tramite l’uso di appositi strumenti di geolocalizzazione (Gps). Per quanto riguarda l’avifauna, “la banca dati più ricca”, la mole di dati raccolti è incrementata annualmente di circa 20.000 records attraverso un progetto di ricerca a scala regionale che si avvale di 1681 stazioni di osservazione ascolto. Il progetto di monitoraggio avifaunistico, ha spiegato, è volto a raccogliere dati di presenza per il calcolo dei trend dell’avifauna nidificante e gli indici aggregati che vengono usati a livello di Unione europea per la valutazione dei piani di sviluppo rurale.
Attualmente l’archivio Mammiferi comprende più di 15.000 records, l’archivio Uccelli più di 250.000 records, l’archivio Anfibi e Rettili più di 2.400 records. “Fauna umbra on-line” mette a disposizione del pubblico interessato e dei professionisti del settore che necessitano dei dati sulla presenza di fauna selvatica nell’ambito delle procedura di valutazione (quali Via, Vas, Vinca) questa grande mole di dati. Gli utenti abilitati (attraverso il sistema di idemtità digitale Fed-Umbria) possono consultare gli archivi al massimo livello di dettaglio ed effettuare operazioni avanzate di analisi. È possibile consultare ed esportare l’elenco dei rilevamenti presenti in un’area circolare di ampiezza variabile per verificare la presenza di specie protette nell’intorno di un’area di interesse al fine, ad esempio, di valutazioni di impatto ambientale. Il portale è, inoltre, un mezzo agile e facile da usare per l’incremento degli archivi stessi, per esempio con dati in possesso di altri settori della pubblica amministrazione che nell’adempimento delle proprie funzioni vengono in contatto con la fauna selvatica (veterinari ASL, polizie provinciali e locali), ma che non vengono trasmessi o che vengono trasmessi in formato cartaceo difficilmente georeferenziabile a posteriori. Questo portale è “un punto non di arrivo, ma di partenza: in fase di realizzazione un applicativo web gis per la caccia al cinghiale che consentirà di conoscere i settori dove è in atto una battuta di caccia e l’inserimento dei dati relativi alla battuta, in modo da monitorare con sempre maggior precisione una specie molto critica per i danni che provoca all’agricoltura sia per quanto riguarda gli incidenti stradali. Un’estensione degli ‘open data’ da cui ci si attende anche un ritorno, con l’accrescimento dei dati disponibili e il loro continuo aggiornamento”. Opportunità e caratteristiche del portale “La Fauna dell’Umbria” sono state illustrate da Umberto Sergiacomi e Giuseppina Lombardi per l’Osservatorio faunistico regionale, e da Azzurra Pantella, per Centralcom-Umbria digitale. 
 

   

“Sguardi (in)differenti”: dal 4 marzo a Todi la rassegna cinematografica

Sei film per parlare di donne, di diversità, di violenza, di parità di genere. Per trasformare gli sguardi indifferenti in osservatori che fanno la differenza, il disagio della diversità in valorizzazione delle differenze, per conoscere il cinema al femminile e sul femminile. Dopo l’evento di apertura di sabato 28 febbraio con la presentazione del libro di Silvana Sonno “Le parole per dirsi – L’altra meta della lingua”, la proiezione del film “Pomodori verdi fritti (alla fermata del treno)”, in programma mercoledì 4 marzo alle ore 16:00 al Cinema Jacopone di Todi, apre la rassegna cinematografica “Sguardi (in)differenti”, organizzata e promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Todi con il patrocinio della Regione Umbria. Contenuti e programma della nuova rassegna sono stati presentati nella conferenza stampa svoltasi martedì 3 marzo alla Sala Affrescata del Museo-Pinacoteca comunale di Todi alla presenza dell’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Todi Catia Massetti, del prof. Manfredi Retti e Chantal Lenoble del Cinema Jacopone di Todi, e della curatrice della rassegna Camilla Todini. “Con questa iniziativa – ha sottolineato Catia Massetti – diamo corso al programma di azioni integrate contro la violenza e il maltrattamento nei confronti delle donne previste dal protocollo d’intesa istituzionale firmato lo scorso novembre tra i Comuni della Zona Sociale n. 4, la USL Umbria 1 – Distretto Sanitario della Media Valle del Tevere ed il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria. La rassegna nasce dalla volontà condivisa di porre l’attenzione sul delicato tema della violenza di genere con l’obiettivo di promuovere e radicare, a partire dall’ambiente scolastico, la cultura del rispetto e del riconoscimento reciproco nelle relazioni tra uomini e donne. La rassegna, infatti, è rivolta principalmente agli studenti degli istituti superiori, che ringrazio per aver aderito al progetto, ma è aperta a tutta la comunità, nelle sue varie articolazioni, ed a tutte le fasce di età. All’attenzione sul piano culturale – ha aggiunto l’Assessora – si affiancheranno presto anche attività operative, con la prossima apertura di due punti di ascolto, a Todi e a Marsciano, con il compito di ascoltare le donne ed i minori vittime di violenza di genere ed orientarli verso i centri della rete antiviolenza della Regione Umbria”.

   

Agenda digitale Umbria: al via focus group in preparazione evento #adumbria2015

A due anni dall’avvio del percorso dell’Agenda digitale dell’Umbria, la Regione intende coinvolgere cittadini, imprese, pubblica amministrazione, associazioni e tutto il partenariato economico-sociale, per confrontarsi su quanto fatto stesso e mantenere aperta la collaborazione sulla costruzione dell’Agenda digitale in Umbria, arrivando a un evento il 23 marzo a Perugia, “#AdUmbria2015”. In vista dell’evento “#AdUmbria2015” che si svolgerà il 23 marzo 2015 a Perugia, la Regione Umbria e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica hanno organizzato, a due anni dall’avvio del percorso dell’Agenda digitale dell’Umbria, un percorso preparatorio di 5 “focus group” in cui le persone che avranno manifestato interesse a discutere e confrontarsi su un tema specifico, porteranno il proprio contributo, andando così a costituire una comunità di pratica permanente sulle cinque missioni previste dall’Agenda digitale dell’Umbria. Il primo focus group dal titolo “Competenze digitali/e-inclusion” si svolgerà 10 marzo alle ore 9, a Orvieto (Sala del Consiglio Comunale), con la conduzione degli esperti Stefano Epifani e Salvatore Marras; avrà per oggetto l’innovazione digitale e didattica nelle scuole, i makers, l’openness, la cultura digitale. “Qualità della vita e salute”, si svolgerà l’11 marzo, dalle 14 alle 18, a Foligno (Sala del Consiglio Comunale), con la conduzione degli esperti Stefano Epifani e Paolo Colli Franzone, e sarà focalizzato su sanità elettronica (fascicolo sanitario elettronico, ricetta medica digitale, pagamento delle prestazioni online, ecc) e sulla qualità della vita legata a temi come il paesaggio. Il 13 marzo dalle ore 9 si svolgerà il terzo focus group dal titolo “Infrastrutture tecnologiche e digitali”, a Città di Castello (Sala del Consiglio Comunale) con la conduzione degli esperti Stefano Epifani e Alfonso Fuggetta.
Avrà come tema centrale quello delle infrastrutture in fibra ottica, il data center regionale unitario, la sicurezza informatica e l’identità digitale. Si svolgerà il 17 marzo dalle 9 a Perugia (Sala della Vaccara, Palazzo dei Priori) il quarto incontro “Cittadinanza e diritti esigibili” con la conduzione di Stefano Epifani e Donato Limone e sarà incentrato sullo sviluppo di servizi digitali della pubblica amministrazione (come lo Sportello unico per le attività produttive e edilizia – Suape) e la diffusione dei dati aperti delle pubbliche amministrazioni umbre (open data). “Sviluppo per la competitività” è il titolo dell’ultimo focus, organizzato per il 18 marzo dalle 14 alle 18 a Terni (Sala del Consiglio comunale) con la conduzione di Stefano Epifani e Maria Rita Fiasco, in cui si discuterà di imprese e delle azioni per la digitalizzazione delle imprese, ed in particolare del digitale per il turismo e la cultura. Ogni focus group, aperto al pubblico, sarà animato da un esperto metodologico e da un esperto di contenuto, assieme ai Responsabili regionali dell’Agenda digitale e ai dirigenti regionali dei settore coinvolti negli incontri. I risultati di quanto emerso in questi primi incontri saranno presentato durante l’evento del 23 marzo.