“Perugia, città delle donne. Costruiamola insieme”

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Oltre cento adesioni ai cinque tavoli tematici organizzati a Palazzo dei Priori e destinati a proseguire

   

Sono state la sindaca Vittoria Ferdinandi e l’assessora alle politiche sociali Costanza Spera a dare il benvenuto a oltre cento donne che hanno aderito all’iniziativa di partecipazione promossa dal Comune di Perugia in occasione della ricorrenza dell’8 marzo. Cinque tavoli tematici si sono svolti in altrettante sale di Palazzo dei Priori: “Casa delle Donne”, coordinato dall’assessora Spera, nella sala Rossa; “Servizi sociali ed educativi”, coordinato dall’assessora Francesca Tizi, nella sala del Consiglio comunale; “Consultori e salute di genere”, coordinato dalla consigliera Laura Tanci, nella sala Loi; “Lavoro e Gender Pay Gap”, coordinato dalla presidente Elena Ranfa, nell’ufficio della Presidenza del Consiglio; “Contrasto alla violenza di genere”, coordinato dalla consigliera Silvia Pannacci, nella sala Falcone e Borsellino.

Prima di iniziare i lavori e di costituire i gruppi, nella sala della Vaccara l’assessora Spera ha spiegato il senso del percorso “Perugia, città delle donne. Costruiamola insieme”.

“E’ la prima volta che l’amministrazione propone un evento di questo tipo e una risposta così consistente non era scontata – ha detto -. Abbiamo voluto fortemente vivere così l’8 marzo, che non è un momento autocelebrativo, ma per discutere e confrontarsi, per la riaffermazione dei diritti e per rendere le donne protagoniste di tutte le politiche da mettere in campo. Partiamo esplorando insieme cinque temi, ma è solo il primo step di un percorso destinato a proseguire nell’ambito di un quadro più ampio di processi partecipativi che si sta strutturando in modo organico per la città. Sono certa che con questo primo esperimento emergeranno proposte interessanti. Le adesioni restano aperte”. Spera ha precisato che i tavoli in futuro non si svolgeranno negli stessi giorni e orari per consentire la partecipazione anche a più gruppi di discussione.

“Vedere riunite così tante donne a Palazzo dei Priori, che è la casa di tutti, è per me un’emozione fortissima – ha poi affermato la sindaca Ferdinandi -. Una delle ragioni per cui ho deciso di impegnarmi politicamente è provare a rappresentare le donne con umiltà, disciplina e onore. Trovarmi con tante esponenti di generazioni diverse pronte a pensare insieme a noi come riprogettare la città dà una spinta di speranza”.

“Una delle emergenze principali oggi – ha proseguito Ferdinandi – è la coesione sociale perché le comunità appaiono sempre più sfilacciate. La sfida è quindi progettare città inclusive capaci di rispettare profondamente l’irriducibile diversità dell’altro. Le donne sono senz’altro capaci di coglierla perché hanno nel loro dna secoli di emarginazione. E’ il modello culturale patriarcale, e la politica che ne risente, a non spingere mai lo sguardo verso ciò che sta ai margini, che si cerca piuttosto di rendere invisibile o di criminalizzare.  Invece, una città pensata dalle donne può essere capace di accogliere fragilità e marginalità”. Per la sindaca, quindi, “un momento di partecipazione come questo serve a pensare a tutto ciò che abbiamo conquistato e che rischiamo di perdere, così come all’enorme lavoro che si profila di fronte a noi per continuare a rivendicare uno spazio nel mondo, un orizzonte di possibilità non limitato da un modello sociale e culturale che alimenta ancora stereotipi”.