Si tratta di un 21enne di origini campane con precedenti per il reato di frode informatica
I Carabinieri della Compagnia di Spoleto, nei giorni scorsi, hanno denunciato in stato di libertà un 21enne di origini campane, con precedenti specifici, per il reato di frode informatica. L’indagine è partita dalla denuncia-querela presentata da una donna spoletina di 61 anni, vittima di un sofisticato raggiro ma fortunatamente non andato a buon fine.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Stazione di Spoleto, tutto ha avuto inizio quando la donna ha ricevuto un SMS apparentemente inviato dalla sua banca, con l’allerta di un movimento sospetto in uscita dal suo conto corrente. Nel messaggio si invitava la destinataria a contattare urgentemente un numero di cellulare indicato per bloccare l’operazione.
Spaventata, la donna ha subito telefonato al numero, ricevendo risposta da un uomo che si è qualificato come operatore della banca. Con toni rassicuranti ma decisi, l’interlocutore è riuscito a carpire la fiducia della vittima, convincendola a fornire le credenziali d’accesso al suo conto online e, successivamente, a recarsi in filiale per eseguire un bonifico istantaneo di 19.000 euro, apparentemente per “risanare un immobile”.
Solo la prontezza del direttore della filiale ha evitato che il denaro venisse effettivamente sottratto. Infatti, notando l’anomalia dell’operazione e il comportamento confuso della cliente, il funzionario ha bloccato immediatamente la transazione, congelando la somma all’interno di un apposito “cassetto frodi”.
Le indagini dei Carabinieri, sviluppate tramite l’analisi dell’IBAN indicato per il bonifico e dei numeri telefonici utilizzati, hanno permesso di identificare il presunto autore della truffa: un giovane campano con precedenti specifici in ambito di frode informatica.
L’Arma dei Carabinieri ricorda l’importanza di non condividere mai dati personali sensibili, ancor più quelli bancari, via telefono o SMS e invita i cittadini a rivolgersi immediatamente alle forze dell’ordine in caso di dubbi o sospetti.
L’operazione rientra nell’ambito delle attività del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia dedite al contrasto del cyber crime, fenomeno purtroppo in crescente diffusione anche in Umbria.
Le persone sottoposte ad indagini preliminari si presumono innocenti.